Nel campionato di serie A è pronto a debuttare il fuorigioco semi automatico. Cos’è? Come funziona? Ecco tutto quello che c’è da sapere.
La tecnologia è sempre più presente nel mondo del calcio e, anche se criticata da più parti, è destinata ad avere un ruolo sempre più importante per aiutare gli arbitri a prendere la varie decisione, la dimostrazione di ciò è il fuorigioco semi automatico. Già sperimento nel corso della Champions League 2022/2023, sarà utilizzato anche nel Mondiale 2022 in Qatar ma si appresta a debuttare anche nella serie A. Dopo quanto accaduto in Juventus-Salernitana (con il gol del 3-2 di Milik ingiustamente annullato per un fuorigioco che non c’era ma nelle immagini del Var non era presente Candreva che teneva in gioco tutti) la Lega ha deciso di accelerare l’introduzione del fuorigioco semi automatico in Italia. Vediamo ora cos’è e come funziona.
Fuorigioco semi automatico: cos’è
Da quando il Var è entrato nel mondo del calcio, tra gli episodi che vengono maggiormente analizzati ci sono proprio i fuorigioco: in sala Var gli arbitri designati per ogni partita ricevono le immagini dalle presenti negli stadi e tracciando le linee al momento del passaggio, riescono a vedere se il calciatore che ha segnato un gol era in posizione regolare oppure no.
Per portare a termine questo processo in alcuni casi servono anche alcuni minuti in cui il gioco in campo si interrompe in attesa del verdetto. Il fuorigioco semiautomatico permetterà di ridurre (e di molto) i tempi per la decisione finale.
“L’obiettivo è avere decisioni più accurate e più rapide in caso di fuorigioco. Qualcuno l’ha chiamato fuorigioco robot, ma non è così. Gli arbitri e gli assistenti sono comunque responsabili della decisione sul terreno di gioco. La tecnologia offre loro solo un prezioso supporto, in particolare quando la situazione di fuorigioco è molto stretta e complicata” ha spiegato Pierluigi Collina, il presidente della Commissione arbitri della FIFA.
Fuorigioco semi automatico: come funziona
Il fuorigioco semiautomatico funziona grazie all’installazione di una serie di telecamere (dalle 10 alle 12) sotto il tetto di ogni stadio: le telecamera sono programmate per seguire, oltre al pallone, tutti i calciatori in campo, rivelando per 50 volte per ogni secondo in 29 punti diversi del colpo.
Le immagini vengono poi ricostruite in computer grafica in pochissimo tempo, quasi in tempo reale: le immagini vengono poi inviate alla sala Var dove gli arbitri designati le possono vedere e comunicare l’eventuale fuorigioco all’arbitro in campo.
Cambia il pallone con il fuorigioco semiautomatico
Oltre alle telecamere, per far sì che la tecnologia del fuorigioco semiautomatico funzioni è necessaria anche un’altra novità: un pallone con all’intento un sensore dell’unità di musica inerziale che permetterà di inviare dati in maniera molto precisa alla sala video per far in modo che non ci siano errori riguardo al momento in cui viene effettivamente passato il pallone.